Se incontraste voi stessi nel passato, cosa vi direste?
Sinceramente non so se parlare di questo argomento, ma lo faccio comunque, in quanto si intona perfettamente con la filosofia di questo Blog. Ieri stavo rileggendo il mio libricino, quella piccola raccolta epistolare di lettere a me stesso che testimoniano la caduta e la risalita dopo la fine di un grande amore. Lo rileggevo per contollare errori, ma anche per sistemare alcune cose, un po' troppo personali per il grande pubblico. In fondo era stato scritto nella foga del momento (per modo di dire, è durato 5 mesi questo momento), e quindi le parti troppo private andavano un attimo ritoccate. Devo però dire che il contenuto è rimasto inalterato, è stata solo la forma ad essere modificata. Non ho cercato di romanzarlo o di raccontare eventi diversamente da come si sono svolti, ma ho cambiato alcuni nomi e cancellato un paio di righe. Ah, ho anche rifatto la copertina, che quella di prima era proprio brutta.
Venendo al punto, la cosa che mi ha fatto strano, dopo aver dovuto rileggere tutto, è stato il commento che ho fatto.
Che lagna...
Non mi sarei mai aspettato di commentare in questa maniera il mio stesso lavoro, le mie emozioni, e sì, anche me stesso. Mi ha fatto vedere me stesso con occhi diversi, che facendomi pensare a cosa gli altri vedevano quando interagivo con loro in quel periodo. Ho infatti scritto un messaggio di ringraziamento alla fine a tutti gli amici mi hanno sopportato, ad alcuni ho anche scritto.
Il punto è proprio questo, come nella domanda iniziale. Se all'epoca mi fossi visto con i miei occhi di ora, cosa mi sarei detto? Ho sempre pensato che se incontrassi una versione più giovane e inconsapevole di me, gli direi che andrà tutto bene, e di voler bene alle persone che ha vicino. Tutto qui. Può sembrare banale, ma non avrei il desiderio di dirgli di più. La vita è una magnifica sorpresa, e non avrebbe senso viverla sapendo come va a finire. Non bisogna rimpiangere di aver fatto delle esperienze, perché ci hanno reso ciò che siamo, nel bene e nel male che sia, non importa. Penso che direi solamente di aver fede in me stesso. Perché se c'è qualcosa che la vita mi ha insegnato, è che esiste sempre una soluzione. Magari non sarà una soluzione facile, o la più comoda, oppure nemmeno la più breve, ma almeno una c'è sempre. Anche nelle situazioni che sembrano senza speranza, esiste la soluzione di lasciare le cose come stanno, e guardare avanti.
Sii tranquillo, me del passato, ti aspettano grandi cose. Sii tranquillo, me di ora, ce ne saranno in serbo sicuramente altre.
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