Non esistono più uomini d'altri tempi o le donne hanno smesso di cercare?
Ieri sera stavo vedendo un film che a mio parere è molto bello. Inutile creare suspense, dato che è il titolo stesso del post. Ho visto un film con Meg Ryan da solo a casa bevendo un Martini, e allora? Non credo che questo significhi qualcosa, innanzitutto perché non ho pianto (in tal caso avremmo cattive notizie per voi), anzi l'ho trovato piacevole come sempre (non era la prima volta che lo vedevo), ma in particolar modo per il ragionamento che ne è uscito e che sto cercando di spiegare in questa pagina.
Per chi non avesse visto il film, in sintesi, Hugh Jackman è un duca del 1800 che viene trasportato nel presente (di 15 anni fa, si parla ancora di palmari e fax) e conquista elegantemente una Meg Ryan troppo disabituata ad essere trattata bene. Normalmente dei film contesto il fatto che certe reazioni o tempistiche non siano reali, con la classica frase "nella vita vera non è proprio così", mentre questo film mi piace perché, fatta eccezione per il buco nel continuum spazio-temporale, tutto quello che succede è come nella realtà. Le donne oggigiorno si sono disabituate ad essere trattate bene, e ogni volta che qualcuno cerca di comportarsi elegantemente tendono a rimanerne sorprese. Non dico che gli uomini siano tutti zozzi e maleducati, dico che la tanto agognata parità dei sessi ha lentamente posto la figura maschile e femminile sullo stesso piano. Detto con un proverbio, la confidenza fa perdere la riverenza. Abbiamo smesso di alzarci da tavola quando una signora si alza, di lasciarle sempre il lato del muro sul marciapiede quando si cammina, di farla sedere nel posto che ha la vista migliore a tavola. Ma questo non è per loro, né per noi. Porre al centro dell'attenzione una signora è un modo di portarle rispetto, quindi quale miglior modo di denotare uguaglianza?
Mi piace credere all'idea del principe azzurro, perché mi fa sperare che ci siano ancora dame capaci di farsi trattare da principesse. E di comportarsi come tali. L'idea di romanticismo di questo film è di porre l'amore sopra di tutto, ma con criterio. L'amore di Leopold per Kate non è mai cieco, folle o sconsiderato. È un amore generato da affinità approvate, evidenziate da un comportamento positivo e disponibile nei confronti del proprio prossimo. Paradossalmente, mi sembra la storia d'amore più normale che esista. Ripeto, escludendo il discorso 1800, è tutto assolutamente reale.
Citando il film, quando sono sul tetto a fare un cena romantica, non si può vivere una favola. Giusto, non una qualsiasi.
Si può vivere la propria favola.
Nessun commento:
Posta un commento