Quanto può essere importante nella nostra giornata un rifiuto?
Non mi sto per mettere a parlare, in questo bel lunedì di aprile, dell'importanza della raccolta differenziata, per quanto a livello di sostenibilità e vantaggio economico cominci a diventare molto interessante. Lo sapevate che i pneumatici usati, che una volta venivano ammassati in discariche a cui spesso veniva dato fuoco, ora vengono tritati e ci fanno quegli odiosi pallini che ricoprono i campi da calcio sintetici? Oppure vengono utilizzati per abbattere del 90% la costruzione dei panetti antisismici nelle fondamenta delle case. Insomma, questi si fanno pagare per prendere in casa la materia prima, che trasformano e rivendono. Doppio guadagno. Ma non volevo parlare di questo.
Essendo già ampiamente andato fuori tema, volevo parlare di un rifiuto morale, ovvero quando le cose non vanno come uno dice, o spera. Ne parlo perché ieri ho chiesto ad una ragazza di uscire per un caffè (evento scatenante) e questa mi ha risposto di no. Non è una cosa che succede spesso, sia l'uscire con una ragazza (non mi ci metto molto d'impegno in questo periodo) che il fatto che questa rifiuti. Oggettivamente un caffè non si nega a (quasi) nessuno, perché è un modo per conoscere una persona e non si deve giudicare un libro dalla copertina. Si deve giudicare dal numero di pagine (come disse Paolo Bitta), e questo ne ha troppe. Insomma, morale della favola, ci sono rimasto un po' male per come è andata. Sorvolando sulle motivazioni di questa sconosciuta, che possono benissimo starci (chi sono io per dire alla gente cosa deve piacere?) voglio parlare di come questo rifiuto ha cambiato la mia giornata. Perché un rifiuto facilita l'introspezione, l'analisi di se stessi con occhi diversi. Cominciamo a farci delle domande, a rivedere i fatti per come sono andati e per come sarebbero potuti andare. Capire dove abbiamo sbagliato ci permette di prevenire errori futuri, o almeno compierli coscientemente. Il fatto di sbagliare, oltre a renderci più umani, ci rende anche più attenti in quello che facciamo, basti pensare al modo in cui parcheggiamo prima e dopo aver sbocciato la macchina: nei mesi successivi facciamo molta più attenzione al modo in cui manovriamo, fino a raggiungere di nuovo un grado di sicurezza. Solo attraverso errori di questo tipo possiamo migliorare noi stessi, fino al punto di raggiungere una sicurezza tale da poter trascurare il superfluo, come la nostra attenzione quando si guida in autostrada. È il concetto più ampio di critica costruttiva.
Questo rifiuto mi ha sicuramente cambiato la giornata, ma mi ha anche fatto capire qualcosa di più di me che non posso che utilizzare per migliorarmi. Mi sento un po' come se fossi stato riciclato, passando da una vecchia versione di bottiglia di plastica ammaccata e vuota a maglione di pile novo di pacca.
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