Rieccomi, scusate.
Non vorrei fomentare le voci di chi dice che chi scrive un blog è perché non ha una vita sociale, ma questa volta devo darci ragione. Negli ultimi giorni sono stato presissimo da un sacco di cose, avvenimenti e persone, quindi la scrittura è passata un po' in secondo piano. Se non altro, ho qualcosa di cui parlare. In fondo, se non c'è un minimo di azione, dopo un po' le cose di cui uno può parlare sono sempre le stesse, andando via via esaurendosi gli argomenti. Meglio quindi mettere anche la testa fuori dalla propria tana, ogni tanto, e chiedere al mondo, in pieno stile Bugs Bunny, "Ehm, che succede, amico?"
Vorrei fare tantissimi auguri ad una coppia di ex-neo-sposini, che ieri hanno festeggiato il loro primo anniversario di matrimonio. Sembra impossibile che sia già passato un anno intero, specialmente nel momento in cui mi chiedo che cosa abbia combinato quest'anno di così importante e coinvolgente da non avermi fatto fare niente che potrei ricordare in questo istante. Forse sono stato spesso ubriaco, il che spiegherebbe il vuoto di memoria, ma non credo. Credo che sia veramente collegato ad un misto di tempo che passa sempre più veloce e tempistiche mie che si allungano. Ci vuole più tempo per fare tutto, meno male che il tempo passa più velocemente. Ma veniamo al punto.
Finalmente è lunedì. È appena finito un weekend ormai pieno di ricordi. Ho fatto un sacco di cose, ma, appunto, sono dei ricordi. La cosa che mi mette di buon umore oggi è che oggi sia un giorno in più. Non è semplicemente il giorno dopo al weekend, ma è il giorno successivo. Ieri non ci contavo molto sul lunedì, ma oggi sono grato di averlo. Mi spiego meglio. Avete presente quando volete che un istante non finisca? Ecco, è un'immagine certamente fiabesca, ma è sintomo di continuità. Si vuole continuare a vivere quel momento ancora, e ancora, e ancora. Nel weekend ho avuto dei momenti in cui sono stato molto bene, e oggi continua. Oggi è il giorno in cui posso continuare a stare bene, di conseguenza tutta la settimana che verrà. E chi se ne importa se poi c'è da lavorare, ci sono le menate e via dicendo, perché quelle ci sono comunque, ogni settimana, ogni giorno, tanto vale tenerle in conto. Non parlo di ignorarle, ma di saperle affrontare nel momento in cui sai cosa ti troverai di fronte. Un po' come chi si lamenta delle tasse, pur sapendo che prima o poi arriveranno, in una certa quantità nota a priori. Non ti puoi lamentare di qualcosa che sai che succederà.
Il lunedì è così. È il tempo supplementare del weekend, che poi diventa, con la settimana intera, ogni volta, una partita a sé. Nuova, tutta da giocare.
Buona settimana a tutti.
lunedì 18 maggio 2015
Un lunedì come tanti
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