Giornata strana, oggi.
E dire che era cominciata in modo particolare, come non mi capitava da un po'. Diciamo quasi un anno. Sì, perché quando mi sono svegliato ho provato una sensazione familiare, che però non capita spesso. Comincia il caldo, anche la notte, la mattina dell'estate è sempre particolare: il sole entra dalla finestra, non c'è bisogno di accendere la luce per prepararsi. Non fa né fresco né freddo, anzi, si nota il proprio calore corporeo, e retaggio dell'adolescenza, sembra sempre che sia vacanza. Non so perché continua a capitare, ormai sono anni che lavoro e d'estate, anziché avere 3 mesi, ho soltanto 15 giorni di ferie, ma sembra sempre di essere in vacanza. Poi certo, ci si sveglia per bene e si comincia la giornata come nulla fosse, ma si ha sempre l'impressione che la giornata cominci bene. Di non essersi svegliati prima di quando si vorrebbe, perché il sole è già alto per modo di dire, non è che mi svegli alle 11 come qualcuno che legge qui.
Insomma, stamattina mi sono svegliato sorridendo, pensando che la giornata avrebbe avuto un senso. Sono andato a letto stanco morto, anche perché la zanzariera che ho dovuto montare in camera mia non si è certo assemblata da sola, e la tapparella del soggiorno ha deciso di suicidarsi al grido di "addio mondo crudele" verso le 22. Crollata, così, di botto. Per citare un celebre film, qui già nominato, ovvero La leggenda del pianista sull'Oceano, Fran! Non te lo aspetti, specie se stai andando a lavare i piatti in mutande che immagine raccapricciante. E così, armato di santa pazienza e validi strumenti ho aperto la cassa del meccanismo della tapparella e mi sono messo ad armeggiare. Potete immaginare che trafficare in un buco in muratura che non vedeva la luce dagli anni 20 non sia il massimo a qualsiasi ora del giorno, specie fatto con un piede sulla scala e l'altro sulla libreria. Perché se no non ero abbastanza in mezzo. Con la torcia in bocca per vedere. Tutto in mutande. Caro Cirque Du Soleil, se mi cerchi sai dove trovarmi. Riparata abilmente la tapparella, sono andato a letto, dopo una telefonata che mi ha messo di buon umore.
È così si ritorna a stamattina, a un giornata iniziata come se mi fossi svegliato nel mulino bianco della Mulino Bianco che per i meno informati esiste per davvero, e si trova vicino a Parma. Lo abbiamo scoperto facendo uno scherzo telefonico al loro servizio clienti, dove chiedevamo i biglietti per andare a visitarlo. Così, come se non avessi nulla da fare. Però questo mi ha fatto iniziare la giornata con un sorriso, e ho avuto la riprova di aver anche contagiato qualcuno con il buon umore. Anche perché non credo molto in quelli che non trovano giovamento da una persona vitale, posso capire che magari ci si possa svegliare dal lato sbagliato del letto io no, ho il letto appoggiato al muro, ma c'è sempre un modo di dare una svolta alla giornata.
E a volte non è necessario fare altro che guardarsi attorno. Come guardare fuori dalla finestra in un caldo giorno di primavera.
martedì 12 maggio 2015
Il buongiorno del mulino
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