giovedì 11 giugno 2015

Il bello della Polonia

Ultimamente sono via, per quello non sto scrivendo molto. Mi piace pensare che nel momento in cui mi fermerò avrò più cose da raccontare, ma se devo scegliere tra vivere un momento e raccontarlo, decisamente preferisco viverlo.
In questo momento mi trovo in Polonia, un paese a me decisamente sconosciuto. Dico questo perché a parte quelle 3 cose che sappiamo tutti (la seconda guerra mondiale, Auschwitz e Papa Giovanni Paolo II), mi rendo conto di essere in un luogo sconosciuto. Se non avessi cercato su internet prima di partire, non avrei nemmeno scoperto che qui non c'è l'Euro, la moneta unica a cui siamo tanto affezionati e abituati. Ci sono gli zloty, che per comodità, con gli altri italiani con cui siamo qui, chiamiamo "soldi". Il cambio è parecchio favorevole, nel senso che i numeri che si vedono qui sono di poco più alti di quelli che si vedono da noi, ma il cambio è di 1 a 4. Quindi la roba costa un quarto. Specialmente la birra.
Non sono un fanatico della birra, nel senso che tendo a berla solo per società, magari la sera tutti assieme. Non amo nemmeno pasteggiarci, ma per quello che si chiama "sindrome dell'hot dog svedese" (devo trovare un nome meno ambiguo), ovvero che se vai all'Ikea quando esci ti viene voglia di mangiare un Hot dog anche se non hai fame, ieri ci siamo presi una bella birra, da aperitivo. Intendiamoci, un litro di birra a stomaco vuoto farebbe barcollare pure un orso, ma in fondo era fresca, quindi è scesa abbastanza bene. Tutto per una cifra circa equivalente a 2€. Con la stessa cifra in Italia non ci prenderei nemmeno il piede di porco per scassinare un camion della Heineken.
Insomma, un po' storto, direi pendente a destra ma non ci giurerei, ho fatto un giretto per la città in questione, ovvero Cracovia. Molto ben tenuta, tanta storia, tanto medioevo, castelli, draghi, re, chiese, noia. Non si può dire che sia una brutta città, ma avreste potuto tranquillamente portarmi a Praga, o a Varsavia e non avrei saputo trovare delle differenze significative. Con questo non voglio sminuire la bellezza della città in sé, ma solamente esprimere il mio parere sull'omologazione di queste città del nord Europa. Ci sono chiese decorate in maniera tale da far girare la testa, e un bellissimo castello (che spero di andare a visitare presto) dove dovrebbe esserci la Dama con l'ermellino di un certo Leonardo Da Qualcosa, per cui sono contento di aver fatto un giro. 
Ho visto un posto nuovo e me lo ricorderò. Soprattutto per la birra.


P.s. per tutti quelli che se lo stessero chiedendo, o me lo hanno già detto, o lo pensano, la risposta è no. Decisamente meglio le italiane. Non penso che approfondirò nemmeno l'argomento.

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