domenica 15 marzo 2015

La vera storia di Mad Jack



Si possono copiare contenuti se si citano le fonti, no?
Oggi voglio parlare della storia di "Mad" Jack Mytton, un esempio x tutti di come si possa essere ricordati nonostante l'appellativo di "bislacchi":


L’elegante versatilità di

Mad Jack Mytton
(1796 - 1834)

Il Dissoluto dell’antica corte. Impassibile, cinico scostumato dal subconscio privo di leggi morali. La sua vita,tra nichilismo e tragi-commedia, fu definita “una trafila insensata di inconsapevoli tentativi di suicidio”.
Maestro ispiratore
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LA GIOVENTU’

Ricchissimo ereditiero del Galles, fu cacciato da tutte le scuole del regno. Espulso da Westminster per aver sedato un professore tramite strangolamento. Cacciato da Harrow per aver randellato i docenti. Provarono a civilizzarlo privatamente, ma dopo aver afflitto senza sosta i tutor di beffe spietate, per pasquinata ne calpestò uno con un cavallo e fu mandato a fare il militare. Dapprima nel reggimento di Cavalleria di Yeomanry nel Nord Shropshire, da cui fu bandito per gioco d’azzardo compulsivo e frode. E poscia nel 7 Reggimento Ussari, da cui fu estromesso perchè organizzava combattimenti clandestini in cui lui stesso si confrontava, duellando a pugni con i cani. Fu allontanato anche dai Rangers di Oswestry nel 1814 perché per scommessa entrò col cavallo nel municipio per poi saltare da un balcone dentro la vetrata di un ristorante.
Riprovarono ad iscriverlo alla Cambridge University, ma fu radiato per aver portato con sé 2.000 bottiglie di Porto (a sua detta, per temperare le fatiche dello studio) e per aver ucciso uno dei migliori cavalli delle scuderie tramite l’ingestione forzata di otto bottiglie di Champagne. Destituito, rifiutato ed estromesso OVUNQUE
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GLI ANNI DELLA MATURITA’

Senza alcun tipo di orientamento, propensione o sapere specialistico volle entrare in Parlamento, per ripicca. Si assicurò il posto foraggiando i potenziali elettori con 10 Sterline a testa (750.000 Sterline odierne) e diventò deputato a Shrewsbury. Si scocciò del dibattito politico dopo la prima presenza in Parlamento (durata storicamente 30 minuti) in cui propose di istituire un concorso sportivo per i bambini locali in cui avrebbero vinto mezza Ghinea per buttarsi giù da una collina rotolando fino a valle. Proscritto anche dalla Camera, tornò giudiziosamente alle sua ricreazioni predilette: l’esibizione scriteriata di decadenza coscienziale e lo sperpero dell’enorme patrimonio di famiglia. Acquistò 2.000 cani da caccia, nutriti esclusivamente di bistecche e Champagne, per vestirli in costume storico da Paggio durante i convivi
Coltivava la misurata inclinazione a cagionare incidenti con le carrozze. Correva per le strade di campagna in totale disprezzo per la propria sicurezza e degli altri utenti della strada ed amava moltissimo CAPPOTTARSI COL CALESSE
Un celebre aneddoto racconta che un giorno, pilotando la sua nuova carrozza con un amico, gli chiese se si fosse mai cappottato
“No”, rispose l’uomo “Grazie a Dio, non mi è mai successo”
"MA COME!" gridò indignato Mad Jack
"Sei veramente una persona noiosa”. E prontamente si gettò fuori strada in discesa ribaltandosi in parapiglia.
Addestrò un orso per farsi portare in groppa, per poterlo cavalcare durante i sontuosi veglioni nella sua dimora. Purtroppo al primo debutto l’orso si mangiò un servitore e fu abbattuto. Il nostro oculato ospite gradiva intrattenere i suoi commensali tramite la ponderata consuetudine di combattere a mani nude contro cani feroci appositamente temprati.
Si vantava di aver sconfitto un Mastino a morsi e un Bulldog a testate. In soli quindici anni riuscì a dissipare le intere proprietà di famiglia e rovinare il secolare buon nome degli antenati, ma gli ufficiali giudiziari erano troppo impauriti per rischiare di notificargli alcunchè. Nel 1831 fuggì in Francia per sfuggire ai creditori

Morì nel 1834, “Consumato da troppa sciocchezza, troppa miseria e troppa grappa”


Quello che apprezzo del personaggio è la spensieratezza. Il fatto che non si ponga grossi problemi a provare cose potenzialmente letali, probabilmente solo per la curiosità del farlo. Lui era certamente matto, ma aveva capito che non è l'atterraggio che ti fa sentire bene, ma quell'istante in cui sei in aria. La differenza tra chi domanda "perché" e chi invece chiede "perché no?".

Forse il primo vero Yes Man.

Approfitto per ringraziare Sancane di Tumblr per l'esposizione e consiglio di seguire il suo blog.

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