giovedì 26 marzo 2015

Il bello di esser brutti (parte 2)

A seguiti di alcune critiche che mi sono arrivate dal post precedente, amplio la discussione.
Così, giusto per creare ancora più scompiglio.
Mi è stato fatto notare che spesso, questo genere di modelle vengono rappresentate in foto non per come sono nella realtà, bensì modificate con un programma di fotoritocco denominato Photoshop. O chi per lui.
Io ho senpre trovato questa polemica estremamente sterile. Oggettivamente, cosa c'entra? Se stai guardando una foto, che in molti casi assume la valenza di opera artistica, che necessità si ha che questa sia una copia fedele della realtà? Non stiamo forse cercando nell'immaginario comune un ideale di bellezza? Nell'antica Grecia, quando si scolpivano delle statue di delle dee, scommetto che nessuno obbiettasse dicendo "eh sì, ma le donne vere non sono così".
Stesso discorso vale per oggi. Se guardo una donna su una rivista patinata, non mi interesso di lei e della sua storia personale, ma la vedo per quello che rappresenta su quella pagina: una modella. Un manichino animato, che può essere sistemato a piacimento. Questo non significa che la persona, interprete di tutto ciò sia un oggetto, ma per quello che rappresenta questo è un discorso diverso. Puoi essere una persona meravigliosa o pessima, non cambia certo se ti sono stati sfinati i fianchi su una rivista.
Se stiamo cercando un ideale di bellezza, questo è per definizione qualcosa di irraggiungibile, in quanto non superabile. Discorso diverso se si parla della massima bellezza, allora ci si può arrivare, ma non è questo il caso.
Menzione speciale va fatta anche per la principale causa scatenante di tutta questa polemica: l'invidia. Donne, fatevene una ragione, e soprattutto fatevi apprezzare per quello che siete. Sminuire le altre vi fa solo apparire patetiche e rosicone. Uomini, il fascino di una donna che normalmente viene ritoccata vista dal vivo è come la differenza tra guardare una partita su Sky o allo stadio. Chi lo ha provato sa di quello che parlo, per cui il problema risulta essere pleonastico.
Chi pensa che questi ritocchi siano sbagliati è molto spesso chi per ingenuità crede a tutto quello che legge.

La foto qui sotto è ovviamente modificata, ma sapete una cosa? Chi se ne frega.

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