A volte fa bene guardare le cose da una nuova prospettiva, anche se siamo noi stessi a raccontarla.
Ieri sera ho avuto la fortuna di poter rincontrare una mia vecchia amica, che, paradossalmente anche se vive nella mia stessa città, non vedevo da più di un anno. È stata un'occasione per incontrarsi con una persona con cui in passato durante l'università avevo avuto grande confidenza, per cui ha voluto sapere tutto di me, e di come avessi passato quest'ultimo anno anno. La cosa bella della serata, oltre al posto molto trendy meneghino dove siamo andati a berci un Martini da bravo viveur devo conoscere i posti três chic, è stato il fatto che ho potuto raccontare, dando peso a ciò che ne ha, a che cosa sia successo in questi ultimi 12 mesi vissuti in fretta e furia, passati veramente in un lampo.
Ho avuto modo di ripercorrere le mie gesta leggendarie, delle quali vado fiero, ovviamente non di tutte, il che è qualcosa che aiuta sempre a fare il punto della situazione. Ultimamente, come si può notare dai post sul blog, non sono stato troppo allegro ma dai?. Eppure ieri sera, quando sono tornato a casa, ero molto contento. Questo è facilmente spiegato dal fatto che, guardando la ricapitolazione di quello che è successo negli ultimi 12 mesi, ho vissuto, sperimentato, amato, ma sempre con la caratteristica fondamentale, ovvero essere fedele a me stesso. Non ho nulla da recriminare di tutto quello che sia successo, e certi episodi sono stati talmente belli da raccontare che mi hanno fatto tornare il buonumore. Abbiamo riso per ore delle mie conquiste improbabili, di situazioni imbarazzanti in cui mi sono trovato, uscendone generando ancora più imbarazzo, del mio scarso spirito di autocoservazione e ci siamo divertiti come matti per tutta la sera coi miei racconti che è sempre meglio non divulgare troppo. Il ricordo che porterò di questa sera, la cosa bella è stato confrontare tutto questo con una persona che mi ha conosciuto quasi 10 anni fa, quindi che può apprezzare il mio cambiamento. Da timido ragazzo che pensava solo all'università a qualcuno che ha fatto del mondo e quindi della gente che ci vive la sua casa. Abbiamo ripensato a quando eravamo ragazzi, appena usciti dal liceo, e di come le nostre convinzioni e priorità fossero frutto solo di quello che avevamo sentito dire, mentre ora sono dettate dall'esperienza.
Anche se mi lamento delle mie quotidiane miserie, devo considerarmi un privilegiato. La vita è qualcosa di meraviglioso, e solo alle persone disponibili capitano cose incredibili. L'anno non è ancora finito, ma l'idea di cominciare a tirare le somme è abbastanza interessante.
Quest'anno è stato qualcosa di fantastico, per cui non mi pento di dire che rifarei volentieri tutto da capo. Cose belle, brutte, situazioni imbarazzanti soprattutto. Ma invece di vivere nel passato mi piace anche l'idea di continuare dal punto dove sono. Perché la storia più divertente che vi posso raccontare è sempre la prossima.
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