venerdì 12 febbraio 2016

Gelosia portami via

Ha senso essere gelosi dei propri affetti?

La domanda che mi pongo, e che in un certo senso pongo anche a voi, umili lettori, è sempre molto attuale. Ho combattuto molte battaglie, durante le mie relazioni e con amici/e sull'argomento, senza mai riuscire ad arrivare ad una risposta univoca. Perché spoilerando il risultato finale un argomento che va discusso caso per caso, finisce spesso per non avere nemmeno delle linee guida generalmente valide. Ma andiamo con ordine.
Ho sempre definito la gelosia come un eccessivo attaccamento alle proprie cose, per quanto spesso e volentieri le cose siano meglio descritti dalla parola affetti, che comprenda persone, animali e oggetti. Partendo dall'idea che sia giusto provare un interesse, che si manifesta sotto forma di desiderio di possesso, per i propri affetti, questo non deve degenerare in un possessivismo esclusivo. Desiderare per noi qualcosa o qualcuno non deve limitarci o limitare dalla possibilità di condividere questo affetto con altri. Tutto questo immagino richieda una spiegazione, per non essere frainteso. Una fidanzata che si arrabbia se il suo fidanzato va con altre è più che legittimo, quanto non lo è un ragazzo fedele che però ha delle amiche femmine con cui non fa niente, sia chiaro. La gelosia di questa ragazza è un desiderio esclusivo senza possibilità di condivisione, e questo finisce per limitare la libertà del ragazzo che prima o poi si stancherà, e questo non va bene, per lei come per la relazione ideale che ha in mente. Questo ovviamente si applica a vari campi, amore, amicizia e possesso generico. Penso che possa avere ragione Osho in questo, quando dice che se si trova veramente bello un fiore, non bisogna coglierlo, cosicché la sua bellezza possa continuare ad essere, e possa essere condivisa. Il possesso univoco di qualcosa non la rende migliore, perché se ne limita la libertà.
Non trovo quindi che la gelosia sia o possa portare a qualcosa di giusto, perché  è un cercare di arraffare quanto più per sé senza pensare alle conseguenze. Non si tratta quindi di una dimostrazione di affetto nei confronti di qualcosa, quanto più una forma, molto ben mascherata, di egoismo.
Per quanto riguarda me, credo di aver fatto della mia vita una missione continua nel dimostrare che essere gelosi non serva a nulla, cercando di portare il ricambio di affetto e la fiducia come testimoni. Nota per il lettore: non ha ancora funzionato, ma continuiamo a provare.
È bello potersi fidare delle persone. Non dico che queste non ci possano fare male, ma bisogna dargli fiducia se vogliamo farle vivere, e vivere noi stessi, in libertà.

Nessun commento:

Posta un commento