Happy birthday to you, happy birthday to me,
Non cambierà un granché, tanto sei sempre tu, sempre scemo così...
Una vecchia canzone degli 883 fa così, e ieri mi è tornata in mente parecchie volte. Sarà che da piccolo avevo l'album, e non avendone molti altri lo ascoltavo in continuazione, ma mi è sempre piaciuta quella canzone sui compleanni, più dell'anatema ufficiale quale tanti auguri a te. Perché, come i più attenti avevano già notato, ieri era il mio compleanno.
In passato non sono mai stato un grande fan del mio stesso compleanno, forse anche per la sensazione caratteristica che, crescendo, assumono tutte le feste comandate. Ci si aspetta sempre di più, che il natale, capodanno e il compleanno siano delle feste fantastiche, come ce le ricordavamo da bambini, ma crescendo questa gioia, questo entusiasmo, molto spesso lascia spazio alla delusione. Per questo, nel tempo, ho dato sempre meno importanza a questa evenienza, ma più per un meccanismo di autodifesa, che per un reale disinteresse nei confronti del mi genetriaco mi sento molto Carmen Consoli per avere usato questa parola. Insomma, sono anni che il mio compleanno non lo pubblicizzo e non lo festeggio in alcun modo, se non organizzando qualcosa per me, e me solo. Ieri sera infatti dovevo andare a casa di amici, perché avevamo una mezza idea di uscire/stare lì a fare delle chiacchiere, ma il piano è stato disatteso. Quando sono entrato, veramente non me l'aspettavo mi sono trovato davanti una stanza piena di miei amici che mi gridavano gli auguri. Sono rimasto stupito, non di entrare in una stanza dove la gente mi grida contro, questo succede più spesso di quanto crediate, ma che i miei amici si fossero presi l'impegno di organzzare qualcosa, a mia insaputa, solo per me. La sensazione che ho avuto è stata di grandissimo stupore, perché non mi ritengo un amico così buono che qualcuno possa pensare di fare qualcosa di così bello solo per me. E anche se ho finto confidenza, e moderato stupore, ero veramente commosso, al punto tale che mi sono dovuto trattenere con grande sforzo. Ho imparato a non aspettarmi molto, da questa festa, eppure mi sbagliavo. Ho sempre avuto paura di rimanere deluso, eppure evidentemente ho avuto la capacità di circondarmi di persone buone, che mi vogliono più bene di quanto io possa pensare. Queste persone ieri hanno fatto un grande sforzo per me, e mi hanno fatto capire che non ha senso cercare di cavarsela sempre da solo, di non aver paura di essere deluso mai dal nulla. Perché essere un gruppo è sempre meglio. Per cui, il post di oggi voglio dedicarlo a questi amici stupendi, che mi hanno fatto una sorpresa graditissima. Non aver portato una torta o delle bottiglie da bere, ma solo fatto di essersi presentati. Anche se per farmi questa sorpresa, hanno costituito un gruppo segreto di WhatsApp, fatto da tutti i miei amici, tranne me. Gruppo che hanno detto di utilizzare in futuro, per escludermi dalle prossime serate.
Ai miei amici, fonte d'ispirazione, in ogni genere di serata.
interessanti i tuoi scritti in ogni caso auguri in ritardo
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