Perché ci capita di sentirci fuori luogo?
C'è un paragone che mi è sempre piaciuto, esemplificato da una situazione naturale, ottima rappresentazione della sensazione di essere fuori luogo. Una volta, quando lavoravo in azienda, prima di cominciare a fare quello che faccio adesso, dissi che mi sentivo come una rana in uno stagno pieno di pesci. Mi riferivo alla mia posizione, inadeguata all'epoca, per quello che facevo: non mi sentivo valorizzato per quello che sapevo fare. lo sapevo fare bene delle cose che però erano inutili, e meno bene quelle che invece dovevo fare: come una rana che si trova a nuotare in uno stagno, in mezzo ai pesci. Potrà nuotare bene finché vuole, in fondo è un anfibio, potrà vantarsi di saper girare bene anche al di fuori dell'acqua, ma non nuoterà mai bene come un pesce. Perché una rana non è pensata per farlo: un anfibio è un compromesso, non è qualcosa che va bene sia in acqua che al di fuori, è qualcosa che non crea grossi problemi in entrambe le situazioni. È un compromesso, una via di mezzo, non potrà mai quindi essere completo né in una nella nell'altra parte.
Mi piace pensare che mettermi in situazioni dove non mi trovo a mio agio mi faccia crescere. Questo è sicuramente vero, perché si impara un sacco dalle situazioni a cui non si è abituati, eppure bisogna fare anche i conti con la realtà. Ieri sera sono andato a un concerto metal folk, decisamente non l'ambiente di uno che gira con le giacche fatte su misura, però mi sono divertito. È stato qualcosa di diverso, qualcosa di nuovo, rispetto alla vita che faccio normalmente. Mi è servito per capire che sì, si può venire incontro ai desideri degli altri e divertirsi, però ho anche capito che non ci può piacere tutto, perché ognuno è fatto a modo suo, ognuno ha i propri gusti e di conseguenza è attirato da cose diverse. Anche per le proprie capacità, che ci condizionano nei nostri gusti, e nei nostri comportamenti. Mi sono nuovamente sentito la rana, in mezzo a un sacco di pesci. Di nuovo mi sentivo superiore su certi versi inutili, e inferiore in tutto il resto.
La verità è che quindi non si può scendere a compromessi sempre su tutto, bisogna accettare che certe cose non si possono andare bene. La soluzione in cui tutti andiamo d'accordo, non è sempre praticabile, perché il mondo è popolato da specie diverse, con esigenze diverse. Proprio come le rane e pesci. Una rana potrà scegliere di entrare in acqua per difendersi da un predatore terrestre, oppure per cacciare del cibo, quindi sia con uno scopo difensivo che offensivo, ma non nuoterà mai bene come un pesce.
Perché è una rana, ed è quello che sa fare meglio.
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