Avevo promesso che ne avrei parlato, e non mi tirerò certo indietro.
Oggi voglio parlare del pranzo di Pasqua a casa del Commodoro. Non posso parlare apertamente della persona in oggetto perché non è il genere che ama molto apparire, quindi mi ha proposto lui di appellarsi in tal maniera. Per quanto stupido possa sembrare, anche a me. Voglio parlare di come io, essendo in condizione di dover passare la pasqua da solo, sia stato invitato a casa di questo mio amico, almeno per pranzo, e quindi a trascorrere una giornata in compagnia della sua famiglia. Il tema della famiglia è stato molto caldo nell'ultimo periodo, quindi non vi stupirete certo se vi dico che ho appositamente evitato di trattarlo quando era in pubblica evidenza. Non mi piace sollevare dei polveroni il cui scopo è solo fare litigare le persone, perché, per qualche assurdo motivo, il diritto di parlare esprimendo le proprie idee sembra sia concesso solamente a chi ha un certo tipo di idee, come a voler dire che solamente chi si fa andare bene un po' tutto possa parlare. Ma quando uno vede una cosa bella, vuole condividerla, no? Come ho già citato, la bellezza esiste solo se può essere condivisa, per cui oggi voglio parlare di una bella famiglia.
Il Commodoro, mi buon amico non ha certo una famiglia a prima vista speciale. Non venga presa come una critica questa, anzi trovo che abbia quella normalità che deve fungere da esempio per gli altri. Domenica a pranzo ho incontrato delle persone normali, ognuna con le proprie storie incredibili, legate da un affetto, e una complicità unica. È stato bello fare parte di quella realtà, anche se solo per poche ore, perché fa valere ancora di più il concetto di unità familiare, di focolare: permette di valorizzare le cose belle che tutti abbiamo nelle nostre famiglie. Mia madre si arrabbierà tantissimo mentre dico queste cose, sostenendo che dovevo passarla con la mia vera famiglia la Pasqua, ma vabbè.
Tutto questo mi ha fatto pensare che in fondo, il concetto di integrazione familiare è molto simile a come può essere il nostro pensiero nella società: bisogna essere aperti a ciò che è nuovo, essere curiosi e non opporsi prima di conoscere qualcosa; al tempo stesso però le nostre idee possono essere tanto valorizzate quanto più solida è la nostra base, proprio come una famiglia unità dà di sé un'immagine di solidità, le nostre convinzioni devono essere essere motivate e sostenute nel rispetto dei valori. Altrimenti saremmo tutti banderuole agitate dal vento, mosse dallo spirito secondo cui "ognuno è libero di fare ciò che vuole finché non urta la mia libertà".
Per cui grazie Commodoro. Una bella famiglia è sempre un'ottima fonte di ispirazione.