Tutti noi abbiamo un nostro lato oscuro.
Bam, non ve lo aspettate un ingresso di questo genere, vero? Quello che voglio dire, è che molto spesso la caratterizzazione di una persona passa per dei lati della nostra personalità che non sono sempre evidenti. Il termine lato oscuro, almeno per come è inteso qui, non ha sempre una accezione negativa, non si tratta quindi sempre di qualcosa che vogliamo nascondere perché brutto, pericoloso o tormentato. A mio parere, la qualifica di oscuro è dovuta alla interiorità di questo lato molto personale, come scendendo nelle profondità degli abissi la luce fa sempre più fatica ad entrare. Ma non per questo nelle profondità abissali succedono cose brutte, al massimo buie.
È quindi perfettamente normale che la personalità di qualcuno sia composta da lati non perfettamente evidenti. Io sono un esperto in materia, non dal punto di vista clinico/psicologico ma dal punto di vista diagnostico, in quanto ho tutte le mie belle psicosi che non sono evidenti e mi rendono una persona estremamente interessante cerchiamo di tirare fuori qualcosa di buono, se no sono solamente pazzo. Tutti abbiamo delle cose che ci disturbano, e chi soffre di disturbi ossessivi compulsivi (OCD) lo sa bene. Avevo un amico a cui davano fastidio le monete da 20 cent, non chiedete, è meglio, e a me disturba vedere i tombini per strada che dopo essere stati rimossi non sono stati riposizionati come erano prima, per cui magari le linee stradali sono storte. Mi rendo conto che siano manie, che ognuno vive a modo suo, facendosi condizionare nella propria vita da questo o meno, che è il grosso spartiacque tra chi è pazzo per davvero e chi non lo è. Perché nella cultura moderna c'è una grande facilità nel descrivere un atteggiamento come un disturbo del comportamento. L'abuso che c'era nel 19esimo secolo della diagnosi di "isteria" è molto simile a quella che nel 21esimo abbiamo per la "depressione", che ormai è la diagnosi base per tutto. Un ottimo esempio che si può fornire in merito di arriva dal pluripremiato film "Il lato positivo", la cui morale è che in fondo siamo tutti pazzi, ma solo alcune pazzie sono socialmente accettabili.
La verità, e questo è la pratica clinica che ce lo insegna, è che una psicosi non è riconosciuta come problematica fino al momento in cui non ci impedisce di condurre una vita normale. Sentire le voci non è un problema, il problema sorge se questo ti impedisce di uscire di casa. Il che è un controsenso, perché se ci pensate significa che esistono molti gradi diversi di normalità, non un unico, grosso, standard in cui rientra la maggior parte delle persone.
Come dire che, ognuno a modo suo, se lo guardi da vicino, nessuno è normale.
venerdì 30 ottobre 2015
Dr.Hyde e Mr.Jekyll
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