giovedì 1 ottobre 2015

Scusate le spalle

Conviene davvero avere le spalle larghe nella vita?

Vorrei ripetere un concetto su cui mi ero già espresso.
Sì, lo so che non dovrei, perché rischio di essere ripetitivo, ma per me scrivere è anche questo. La possibilità di mettere su carta i miei pensieri mi permette di mettere in pausa un pensiero per poi riprenderlo, e rielaborarlo in funzione di ciò che mi capita, di quello che penso. Avere già espresso un concetto, quindi, diventa un punto di partenza per quello che può essere considerata come la naturale evoluzione di un pensiero. Andiamo con ordine, quindi.
Sto parlando del post riguardante i limiti delle persone, e del concetto che secondo me diventare grandi significhi non mostrare mai quanto uno si possa arrabbiare. Nel vecchio post, il significato di questa affermazione serviva da esempio sulla poca produttività di svelare troppo velocemente le proprie carte, insomma, mostrarsi nell'interezza fin da subito. Non pensate che io abbia cambiato idea, ma voglio analizzare assieme a voi un altro aspetto, altrettanto degno di nota, di questo argomento. Ovvero il modo in cui si manifesta questa caratteristica, non solo lo scopo.
Cresciamo prendendo come modello, come esempio, le persone più grandi. Impariamo da chi ne sa più di noi, per dirla come farebbe il vecchio Isacco Newton "saliamo sulle spalle dei giganti per vedere più lontanto". Ci appoggiamo a chi ci può aiutare, con il sogno che un giorno avremo noi stessi le spalle così larghe da poterci aiutare da noi stessi. Con l'idea che se abbiamo delle delusioni, i nostri piccoli fallimenti, un giorno sarà diverso, perché sapremo cavarcela da soli. Mio padre non voleva che la mia cartella di scuola fosse pesante, ma non perché pensava mi facesse male alla schiena, quanto più perché mi sarebbero venute "le spalle come una bottiglia di ferrarelle". Cercate di capire il mio disagio con questo argomento, dati i presupposti.
Dato che alla fine le spalle larghe mi sono arrivate, sia fisicamente non certo gratis come si fa credere in giro ma ammazzandosi di esercizio, che moralmente, ora posso analizzare la mia posizione anche in funzione di quello che mi sembrava necessitare. Si potrebbe pensare che più si hanno le spalle larghe, meglio sia, ma non sono del tutto d'accordo. Penso che la larghezza giusta sia sempre quella giusta per l'occasione. Mi spiego meglio: non è sempre necessario mostrare di averle, le spalle larghe, ma solo quando ci è richiesto, e nella misura richiesta, non di più. Perché a volere esagerare si rischia di passare da persona giusta a persona fuori luogo per una determinata attività/mansione. Non ha quindi senso volere essere, ad esempio, la persona più intelligente di una stanza, perché, come dice Richard Branson che è sicuramente discutibile come personaggio, ma a meno che anche voi non abbiate fatto come lui kitesurf con una modella nuda attaccata sulla schiena il vostro argomento non è valido, "se capisci di essere la persona più intelligente nella stanza, allora hai sbagliato stanza".
La gente deve poter contare su di noi, ma solo quando ne ha bisogno. Siamo giganti a chiamata.

Nessun commento:

Posta un commento