giovedì 15 ottobre 2015

Io te l'avevo detto

Stamattina, mi sono svegliato con un pensiero particolare. È un po' che ci faccio caso a questa coincidenza, ma mi capita sempre di finire a pensare questa cosa, per cui mi sono finalmente deciso di mettermi a scriverla.
Stamattina, come dicevo, mi sono svegliato leggendo un messaggio abbastanza particolare. Si tratta del messaggio di una mia amica, che come previsto, mi dice che per la montagna di quest'anno non si riesce a fare niente. Avevamo infatti in programma di andare tutti assieme a sciare, prendendo una casa in affitto, con un sicuro divertimento garantito. I lettori più assidui, o semplicemente più attenti, ricorderanno che avevo già discusso dell'argomento. Avevo infatti deciso di andare in vacanza da solo proprio per evitare questa eventualità. Il fatto che la mia amica mi abbia confermato ciò che pensavo già da un mese e mezzo, è stata uno di quei momenti in cui capisci di avere ragione per qualcosa di detto molto tempo fa. La classica situazione da "te l'avevo detto".
Da bravo ingegnere, ma più che altro da persona pignola, sono un grande amante di questa frase. Avere ragione è sempre una sensazione piacevole, ma non per questo questo sentimento va esternato. Non fraintendetemi, difficilmente mi capita di avere ragione su qualcosa, specialmente con le donne, ma questo non significa che non possa godermi i rari momenti in cui capita. In questa evenienza però, un vecchio monito mi ritorna in mente. Recita così:

Nelle occasioni in cui abbiamo pensato di dire "te lo avevo detto", non si dice mai.

La prima volta che l'ho sentito, mi ha fatto particolarmente strano, perché è, nella maniera più generalista possibile, vero. In fondo, se si pensa bene al contesto di un te lo avevo detto ben assestato, ci si rende subito conto che non si tratta di una normale condizione in cui si accetta la sconfitta in maniera blanda. Si tratta infatti di condizioni in cui la sconfitta, o avere torto che dir si voglia, comporta una delusione, oltre che la semplice mancanza di ragione. Sappiamo che le persone che pensiamo abbiano torto potrebbero rimanerci male, e quindi, nel momento in cui questo avviene, non abbiamo il cuore di rinfacciarlo. Se infatti lo facciamo, non viene esercitato come il gesto di superiorità intellettuale che avevamo immaginato, bensì in maniera sommessa, quasi sottovoce, lo diciamo.
Avere ragione è sempre bello, ma non occorre stravincere, si può fare con stile. Oh, io ve l'ho detto.

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