giovedì 24 settembre 2015

Sì, ma guarda avanti

Che fai a capodanno?

Questa semplice domanda, assume varie sfaccettature in funzione del periodo dell'anno in cui viene posta. Se siamo parlando di una conversazione piacevole, magari attorno ai primi di dicembre, trattasi di una domanda circostanziale, quasi ai livelli di "come stai?" oppure "dove sei stato in vacanza?". Ma posta in un qualsiasi periodo dell'anno, è una di quelle domande che lascia abbastanza attoniti. Sì, perché non è mai qualcosa che uno considera con più di un mese di anticipo, pur avendo la necessità, se si desidera festeggiare il nuovo anno via da casa, di prenotare per tempo che tanto è già tutto pieno. Sapere cosa fare con largo anticipo permette di organizzare meglio, trovare le offerte migliori, ma spesso ci si scontra con le necessità della compagnia. Sì, quel genere di compagnia per cui c'è sempre qualcuno che impone il veto su ogni possibile alternativa, da quello che non è che non sa sciare, non vuole che tu ci vada, a quello che nella maniera più assoluta non riesce perché proprio in quei giorni non ha le ferie poi scopri che ad aprile va in Nicaragua per un mese e mezzo.
Sarò io, ma sono arrivato al punto in cui sono addirittura disposto a viaggiare da solo, pur di fare qualcosa. Se no ci si ritrova sempre a 4 giorni dopo Natale a cercare una meravigliosa offerta last-minute che ci salverà e saremo tutti felici. No, non la trovereste a meno di vendere un rene. Per cui quest'anno ho deciso di gestirmi da solo, ho trovato un posto dove mi piacerebbe andare a fare le vacanze invernali (montagna) una attività che mi occupi le giornate intere (sci) e una organizzazione che mi permetta di fare ciò che voglio. Un po' triste? Forse sì, ma sono rimasto scottato troppe volte da quelli che dovrebbero organizzare vacanze da paura e poi non se ne fa nulla, o peggio, le fanno ma non ti fanno sapere niente fino a quando ormai è tardi. Per cui quest'anno sono io a guardare avanti, che so già cosa farò nelle vacanze di natale, perché se ci si fa prendere la paura che possa succedere qualcosa, che la prenotazione potrebbe non avere mai luogo, che possa essere brutto o altri mille motivi, si diventa come chi, per paura di spendere, non investe i propri soldi, o non esce la sera. Stavolta mi voglio buttare, e non da una montagna come temono alcune persone (anche se verrà fatto comunque), voglio organizzarmi e passare una serie di giorni piacevoli facendo qualcosa di diverso. Se poi vedrò che mi annoio, o che mi farebbe piacere compagnia, almeno avrò delle informazioni in più.
Sempre meglio che restare a casa a dire che l'anno prossimo sarà diverso e mi organizzerò per tempo.

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