sabato 29 agosto 2015

Aperto per ferie

Eccoci qui.
Sì, non che in queste settimane abbia trascurato il blog, tanto è vero che ci ho sempre pensato, e quando ho avuto qualcosa da dire è finito che l'ho fatto. Perchè il blog è una parte di me, e anche se lui non riesce a sopravvivere senza di me, io trovo grande giovamento dalla sua presenza. Si tratta comunque di un metodo fantastico per esprimere i pensieri, opinioni, a volte anche emozioni che caratterizzano le mie giornate, un modo per cercare di diffondere il mio geniale pensiero alle folle, in modo che magari, in mezzo a tantissime scemenze, ci sia almeno un'idea, una frase, di quelle da cui le persone trovano giovamento o ispirazione. Ora, durante queste ferie ho avuto modo di raccogliere tutti i post in unico documento, e non mi sembra di aver scritto niente di intelligente. Ma la perseveranza è la virtù dei forti, per cui persevera, fratello. O era la calma la virtù dei forti? Vabbè, uguale. Per cui continuerò a farlo fino a che non avrò trovato qualcosa di intelligente da dire.
Tornando a noi, scrivo oggi, anche se è sabato sera lo so, molto triste che io stia il sabato sera a scrivere a casa anzichè uscire a fare il fenomeno perchè proprio oggi l'argomento blog è tornato al mio interesse. Infatti ho avuto modo di descrivere a due anziane signore che cosa fosse un blog, dicendo che io ne avevo uno. Avete presente quel momento in cui parlando di una cosa ci si rende conto di esserne orgogliosi? Un po' come dalle parole di una madre che parlando dei figli trasuda l'orgoglio in e per le loro azioni. No, non mia madre, per chi ha avuto la fortuna di parlarci non parla mai bene di me. Dice che sono un grandissimo creativo. Ne parlavo così, del mio blog, la mia creatura da 40 visite al giorno. Perchè mi ha permesso di mettere nero su bianco un sacco di pensieri che altrimenti sarebbero andati perduti nei meandri delle scemenze che vedo/dico ogni giorno, probabilmente cancellati da un gatto vestito da squalo che gira per la casa cavalcando un aspirapolvere. E invece sono lì, ci sono ancora. Non li legge nessuno, come la cartella di lettere o di libri che ho nel pc, ma ci sono. Ho un po' l'impressione di aver fatto qualcosa di permanente scrivendo quei post, che, nel bene e nel male, rimarrà sulla rete fino a che io stesso non avrò il desiderio di cancellarli. Questi post hanno fatto divertire me e molta altra gente, parlando della mia vita e del carnevale che ho in testa, facendo stare meglio me per averli scritti, con migliaia di riferimenti che in pochissimi o solo io possono capire. Si tratto di una parte di me, della mia vita, della mia indole. Quello che scrive è lo spirito del momento, non certo un modo pianificato di creare un interesse. Per cui sono di nuovo qui, carico di nuove energie dopo le vacanze estive e pieno di nuovi stimoli per scrivere nuovi post.
Vi avviso subito però, il contenuto potrebbe anche essere romantico.


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